1- MI PIACE CHE GLI ALTRI MI VEDANO COME.
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a) Pratico e finalizzato.
b) Emotivo e stimolante.
c) Astuto e logico.
d) Intellettuale e concettuale.
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2- IL MODO CON CUI AFFRONTO UN LAVORO TENDE A:
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a) Renderlo stimolante per me e coinvolgente per gli altri.
b) Garantire la coerenza e la sistematicità di sviluppo del lavoro.
c) Garantire che il progetto abbia un suo RITORNO e quindi giustificare la
profusione di tempo e di energie personali.
d) Assimilare il più possibile i contenuti, poichè essi possono costituire
una base conoscitiva od un accrescimento delle conoscenze personali.
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3- NEL COMUNICARE CON GLI ALTRI TENDO A: |
a) Esprimere involontariamente la noia che mi assale quando i discorsi che
sento sono troppo minuziosi.
b) Essere insofferente verso coloro che esprimono idee contorte
c) Essere quasi apatico verso i pensieri e le idee altrui che dimostrano
limitatezza e poca originalità.
d) Ignorare coloro che parlano di implicazioni a lungo termine, dirigendo
la mia atenzione su ciò che necessita di essere realizzato oggi.
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4- QUANDO LE CIRCOSTANZE OSTACOLANO CIO' CHE VORREI FARE, RITENGO UTILE:
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a) Rivedere ogni carenza dimostrata nel mio approccio, modificandolo di
conseguenza.
b) Pensare a ciò che è accaduto e sviluppare una nuova ipotesi od una
diversa azione.
c) Tenere a mente i punti fondamentali, focalizzare gli ostacoli e modificare
l'approccio avvalendosi dell'esperienza fatta.
d) Analizzare le altrui considerazioni e assumere un atteggiamento adatto
alla situazione.
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5- TALVOLTA RITENGO DI POTER SEMBRARE AGLI ALTRI:
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a) Troppo emotivo.
b) Troppo controllato o troppo logico.
c) Troppo pignolo.
d) Troppo involuto e difficile da capire.
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6- QUANDO SCRIVO UNA LETTERA DI LAVORO AD UNA PERSONA CHE CONOSCO,
GENERALMENTE CERCO DI:
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a) Chiarire le ragioni fondamentali che hanno condotto ad avere tale
contatto collegandolo agli scopi personali.
b) Mettere in risalto ciò che voglio e di cui abbisogno, e ciò che mi
aspetto dalla persona che mi legge.
c) Mostrare come le mie ragioni si conciliano con la prospettiva generale.
d) Esprimere alcune delle mie qualità personali.
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7- QUANDO MI CONFRONTO CON GLI ALTRI SU DIFFERENTI PUNTI DI VISTA,
NORMALMENTE SUPERO LA SITUAZIONE NEL MODO SEGUENTE:
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a) Individuando uno o due specifici punti d'intesa che si possono riprendere
successivamente.
b) Cercando di mettersi nei panni altrui.
c) Mantenendo la calma ed aiutando gli altri a pensare in maniera semplice e
logica.
d) Facendo affidamento sulla mia abilità di organizzare concettualmente le
idee.
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8- IN TERMINE DI DIMENSIONE DI TEMPO, PROBABILMENTE MI CONCENTRO PIU' SUL
FATTO CHE:
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a) Se quello che stò facendo o stò pensando di fare provocherà disturbo agli
altri.
b) Voglio essere sicuro che ogni azione che intraprendo è coerente e valida
dal punto di vista della sequenza logica.
c) Le azioni che intraprenderò abbiano senso in questo stesso momento.
d) Le azioni che intraprenderò abbiano un senso in prospettiva e che esse
siano correlate alla prevista condizione della mia vita.
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9- NEI RAPPORTI SOCIALI CON LE PERSONE CHE HO OCCASIONE DI INCONTRARE MI
PIACE CONSIDERARE SE ESSE:
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a) Possono apportare idee e riflessioni.
b) Sembrano essere attente e riflessive.
c) Sono interessate e contente di essere presenti.
d) Sanno che cosa stanno facendo e se riescono a fare quanto previsto.
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10- A COLORO CON I QUALI HO REGOLARI CONTATTI, SPERO DI DARE L'
IMPRESSIONE DI ESSERE:
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a) Un metodico ragionatore in grado di analizzare.
b) Un ragionatore in grado di apportare idee innovative.
c) Un individuo pragmatico e pieno di risorse in grado di aiutare gli altri
nel definire le proprie aspettative e di assisterli nel risolvere i loro problemi.
d) Un individuo vivace e attraente che colpisce.
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11- NELLE RIUNIONI CON PERSONE, TALVOLTA:
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a) Esprimo impressioni che sarebbe meglio tacere.
b) Sono estremamente cauto, evito contatti che potrebbero essere profittevoli
c) Divento così preoccupato per la faccia di una persona che non mi preoccupo
di individuare altre sue importanti caratteristiche.
d) Sono dominato da coloro che sono dotati, ma che non hanno specifici obiettivi.
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12- SE NON SONO ATTENTO, GLI ALTRI POTREBBERO PENSARE CHE SONO:
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a) Fortemente sensibile e incline ad essere impersonale o distaccato.
b) Sgobbone, superficiale ed egocentrico.
c) Presuntuoso, iperintellettuale o condiscendente.
d) Lunatico, eccitabileo imprevedibile.
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13- SONO SODDISFATTO DI ME STESSO QUANDO:
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a) Arrivo a concludere cose che avevo stimato di fare.
b) Comprendo le sensazioni altrui e reagisco in maniera costruttiva.
c) Risolvo un problema in maniera logica e sistematica.
d) Sviluppo nuove idee che possono essere tenuti in considerazione.
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14- TROVO CHE SIA FACILE ESSERE CONVINCENTE QUANDO:
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a) Riesco a controllare le mie sensazioni e quelle degli altri.
b) Sono ligico e paziente.
c) Stò con i piedi per terra e quando sono arrivato al dunque.
d) Ho il pieno governo intellettuale delle cose e riesco a tenere sotto controllo tuti gli elementi e le variabili.
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15- MI RALLEGRO QUANDO GLI ALTRI MI VEDONO:
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a) Intellettualmente dotato e con le idee chiare.
b) Come un individuo che sa dove deve arrivare e che ha le capacità per arrivarci.
c) Creativo e stimolante.
d) Un individuo affidabile che realizza le cose e va oltre.
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16- PREFERISCO:
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a) Seguire un approccio sistematico ritenuto già valido, sebbene assumendosi
ulteriori rischi potrebbe essere più conveniente.
b) Accertare il disegno originale, anche se vi sono dei costi.
c) Concentrarmi sin dall'inizio sù ciò che voglio realizzare anche se l'
approccio adottato è carente.
d) Essere spontaneo e dire ciò che penso realmente.
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17- QUANDO SONO SOTTO PRESSIONE, MI SENTO:
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a) Iperemotivo e impulsivo e mi lascio trascinare dalle mie emozioni.
b) Troppo incline da un atteggiamento analitico e critico nei confronti degli altri.
c) Troppo preoccupato di sottoporre me stesso ad una situazione immediata.
d) Incline a rifugiarmi in un mio mondo di pensieri.
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18- SE CONSIDERO L'APPROCCIO DA ME ADOTTATO IN SITUAZIONI DIFFICILI, E'
MOLTO PROBABILE CHE POSSA ESSERE COINVOLTO:
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a) In conflitti di intelligenza e di problemi, anche per il lorostesso
motivo di essere.
b) Immediatamente, facendo ciò che voglio.
c) Nella sfera dei concetti, dei valori e delle idee.
d) Dalle situazioni altrui.
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